Tuesday, November 24, 2009

Musei e Oratori di Contrada: la Civetta

La Contrada della Civetta ha il suo cuore pulsante nel castellare degli Ugurgeri la cui costruzione risale agli anni che vanno dalla fine del XII all’inizio del XIII secolo.

E’ senz’altro uno dei posti più suggestivi di Siena.

All’interno del castellare, a cui si accede da due vicoli diversi, trovano posto il Museo, l’Oratorio, la Stalla e la Fontanina della Contrada.

La Contrada della Civetta ha avuto un Oratorio di sua proprietà soltanto nel 1945 con l’acquisizione di un immobile posto nel castellare.

L’Oratorio è dotato di due ingressi, uno posto in Via Cecco Angiolieri e l’altro nel castellare.

Fino al 1945 è stata ospitata dalla chiesa di San Cristoforo, in Piazza Tolomei, e prima ancora dal parroco Antonio Perpignani, contradaiolo, nella chiesa San Pietro Buio, oggi non più esistente.

Nell’Oratorio, intitolato fino all’inizio di quest’anno solo a Sant’Antonio da Padova, sono presenti le seguenti opere:

- altare di sinistra: Madonna con San Carlo Borromeo e San Luigi Gonzaga di Vincenzo Rustici
- altare di destra: Visione di Sant’Antonio di Galgano Perpignani, nipote del parroco sopra nominato
- altare: statuetta di San Bernardo Tolomei in carta pesta argentata su base lignea intagliata. Questa statuetta fa parte di un gruppo di statue che si trovano all’interno del Museo. Quella di Bernardo Tolomei si trova qui in quanto Bernardo è stato santificato proprio quest’anno da Papa Benedetto XVI e siccome il palazzo dei Tolomei si trova nel territorio della Civetta la Contrada lo ha proclamato suo compatrono. Se poi si pensa che il Palio vinto dalla Civetta quest’anno, dopo 30 anni di digiuno, è stato dedicato alla santificazione di Bernardo Tolomei sembra quasi che la nascita di questo legame fosse stato già deciso da qualche parte lassù…

Nell’Oratorio della Contrada della Civetta viene detta la Messa ogni domenica alle 10:15 ed è aperta anche al pubblico.

Dall’Oratorio si esce e si raggiunge la sede del Museo della Contrada che ha l’ingresso all’interno del castellare e dove si trova la Sala delle Vittorie.

La sede è stata ristrutturata nel 1980 ed in quel frangente fu ritrovato un pozzo di butto pieno di reperti di ceramica, monete e altri oggetti databili fra il XIV e il XVIII secolo alcuni dei quali sono esposti nella Contrada.

La Civetta è stata la Contrada che ha fatto il primo Cappotto nella storia del Palio di Siena, ha vinto cioè sia il palio di luglio che quello di agosto nell’anno 1761.

Come già anticipato sopra, l’ultima vittoria è arrivata quest’anno, ad agosto, dopo 30 anni di digiuno.

Una curiosità: ogni contrada vittoriosa organizza la Cena della Vittoria nel suo territorio. Ciò accade di solito verso la fine di settembre, inizio di ottobre. A questa cena in genere partecipano tutti i contradaioli e non solo e può succedere che se la contrada è particolarmente numerosa ci sia bisogno di spazi adeguati come è successo nel 2000 quando la contrada dell’Istrice vinse il Palio dopo 25 anni e nella Fortezza Medicea furono allestiti tavoli per 5000 commensali!

La Civetta non è una contrada così numerosa ma si sà che in queste occasioni si moltiplica il numero dei partecipanti alla cena.

Il territorio della Contrada è visibilmente molto contenuto ma i contradaioli avrebbero comunque organizzato la cena nel loro territorio solo che per l’allestimento della scenografia, dei tavoli, etc avrebbero dovuto far chiudere per alcuni giorni le vie circostanti che sono poi quelle principali del centro per cui i negozianti avrebbero inevitabilmente chiesto un risarcimento al Comune.

Insomma, per farla breve, il Comune dopo aver preso in considerazione tutte le possibilità alla fine ha proposto alla Contrada di fare la cena in Piazza del Campo.

Non era mai successo prima anche perché Piazza del Campo è una zona neutrale, non appartiene a nessuna contrada.

Nel 2005 era stata la Torre, vincitrice del Palio dopo 44 anni di attesa, a richiedere di poter fare la cena nel Campo ma non fu concesso il permesso forse perché non c’erano motivazioni tali da giustificare tale privilegio; invece per la Civetta è stato diverso.

E’ stato argomentato che in 30 anni il centro storico di Siena è cambiato molto dal punto di vista dei servizi concentrati nelle vie principali della città dove appunto si trova la Contrada della Civetta e che la chiusura di determinate vie avrebbe procurato notevoli disagi che 30 anni fa la Contrada non dovette affrontare.

E poi, la Civetta è la contrada che ha i propri confini più vicini alla Piazza.

Alcune foto della Cena, memorabile già solo per la location, scattate da me con il cellulare sono visibili qui.

Per maggiori informazioni clicca qui.

scritto da Amina


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