Sunday, November 8, 2009

Musei e Oratori di Contrada: la Torre

L’Oratorio della Contrada della Torre fu costruito a partire dal 1531 come ringraziamento alla Vergine Immacolata sotto la cui protezione era stata combattuta e vinta nel 1526 la battaglia di Porta Camollia contro le truppe fiorentine e pontificie. In prima linea erano schierati molti appartenenti alla contrada della Torre. A ricordo di tale vittoria, riportata nel giorno dedicato ai Santi Giacomo e Cristoforo, la Repubblica senese decise di edificare in Salicotto una chiesa intitolata ai due Santi, dietro sollecitazione degli stessi abitanti del rione i quali contribuirono effettivamente alla realizzazione del progetto. I lavori furono terminati nel 1536, come confermato da una lapide visibile all’interno dell’oratorio, in fondo alla parete di sinistra, sulla quale si legge:

IM(maculate) MAR(iae) OB VIC(toriam) 1526. 1536 F(undamenta) P(osuere)
‘A Maria immacolata, a motivo della vittoria del 1526. Realizzato nel 1536.’.

La struttura dell’Oratorio ha subito nel tempo importanti lavori di ampliamento e ristrutturazione fino al 1702.

Nell’Oratorio ci sono molti dipinti. La guida, che è anche l’archivista della contrada, ha richiamato la mia attenzione sulle seguenti opere:


- altare laterale a destra: dipinto di Giovanni di Lorenzo che raffigura la Beata Vergine immacolata fra i Santi Giacomo e Cristoforo (1545). L’autore, contradaiolo della Torre, aveva eseguito lo stesso soggetto sullo stendardo portato dai soldati senesi nella battaglia del 1526. Lo stesso soggetto l’autore aveva già eseguito per la Chiesa di San Martino dove è tuttora visibile, entrando a sinistra.
- altare maggiore: tela raffigurante il Martirio di San Giacomo eseguita nel 1605 da Rutilio Manetti. I colori della tavolozza del Manetti in questa tela sono molto vivaci contrariamente a come siamo abituati a vederli in altri suoi dipinti. Infatti nella parete di destra del presbiterio c’è un’altra tela del Manetti raffigurante la Crocifissione ed eseguita nel 1625 di stile più caravaggesco e non a caso; infatti in quegli anni si era recato a Roma e aveva conosciuto Caravaggio subendone l’influenza.

Nel Museo della Contrada si possono ammirare nelle diverse Sale le Monture che si sono susseguite nel corso dei secoli la cui ispirazione è facilmente riconoscibile (moda spagnola, gusto rinascimentale, gusto ottocentesco), arredi e paramenti sacri, l’antica campana dell’oratorio realizzata, secondo la tradizione, fondendo i pezzi di artiglieria conquistata ai fiorentini nella vittoriosa battaglia di Porta Camollia del 1526, una tela del Sodoma, L’andata al Calvario, del 1546, un tratto delle mura cittadine d’inizio Duecento ed infine la Sala delle Vittorie dove si possono ammirare i quattro masgalani (1)vinti dalla Torre nel seicento e nel settecento ed i Palii (2) vinti.

Curiosità:
- il Palio più antico presente nella sala è quello relativo al Palio straordinario vinto il 14 maggio del 1767 in onore del granduca Pietro Leopoldo, che nel 1795 aveva preso possesso della Toscana.
- ci sono due coppie di Palii accostati uno accanto all’altro in maniera evidente e sono quelli vinti a luglio e ad agosto del 1787 e quelli vinti a luglio e ad agosto del 1896. Quando una contrada vince entrambi i palii si dice che ha fatto ‘cappotto’.
- il 14 maggio 1809 la Torre vince la carriera straordinaria (3) in onore di Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella dell’imperatore Bonaparte, governatrice di Toscana. Nel drappellone viene raffigurata per la prima e unica volta la Madonna delle Grazie (4) venerata nel Duomo di Siena. Nella storia del Palio solo due volte si è corso un Palio straordinario il 14 maggio: nel 1767 e nel 1809. Entrambe le volte lo ha vinto la Torre.
- Nel 1961 la Torre vince il Palio di Agosto dopo di ché inizierà un lungo digiuno di vittorie che culminerà…
- … il 16 agosto 2005 quando il fantino Luigi Bruschelli, detto Trecciolino, vince per la Torre con il cavallo Berio. Quest’anno saranno il fantino ed il cavallo a fare cappotto; infatti a luglio lo stesso fantino, Trecciolino, con lo stesso cavallo, Berio, aveva portato la vittoria nella contrada del Bruco.

Io c’ero in Piazza quando ha vinto la Torre. Mi ricordo che impiegai un’ora per raggiungere il Duomo per assistere al Te Deum di ringraziamento dei contradaioli tale era la fiumana di gente che andava nella stessa direzione.

Commovente fu ascoltare i racconti delle persone che mi circondavano: c’erano persone della mia età che non avevano mai visto vincere il Palio, altri che quando avevano vinto l’ultimo Palio erano nel pieno della loro gioventù e ora si ritrovavano con qualche capello bianco, qualche ruga, figli e nipoti.

E' stata proprio una grande festa tranne che per… l’Oca e l’Onda… le contrade rivali della Torre !

1: il masgalano dallo spagnolo ‘mas galan’ che vuol dire ‘più elegante’, è un premio che viene assegnato alla contrada che nel corso di entrambe le passeggiate storiche di luglio ed agosto si distingue per eleganza, dignità di portamento e coordinazione.

2: a Siena il Palio si corre due volte l’anno: il 2 luglio ed il 16 agosto. In ciascun Palio corrono 10 delle 17 contrade. Sette corrono di diritto e sono quelle che non hanno corso nella stessa data dell’anno precedente. Le altre tre vengono sorteggiate tra le 10 rimanenti. Il sorteggio avviene in due momenti ben conosciuti dai senesi: l’ultima domenica di maggio per il palio di luglio, la domenica successiva al palio di luglio per quello di Agosto. Nei Palii straordinari vengono sorteggiate tutte e 10 le contrade.

3: il Palio straordinario in genere viene corso a settembre per commemorare un evento di risonanza notevole.

4: di solito nel Palio viene raffigurata la Madonna di Provenzano per quello di luglio, la Madonna Assunta per quello di agosto.

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scritto da Amina


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